Potenza: traffico in tilt nel primo giorno di scuola

POTENZA – Il suono della campanella segna la fine dell’estate per gli studenti lucani. Tra frenesia e timori ieri in 76mila sono tornati tra i banchi. L’anno scolastico questa volta si apre con qualche incertezza in più, non solo relativa al destino degli istituti – molti dei quali sottodimensionati e a rischio – ma anche riguardo al corpo docenti, a causa dello svuotamento generato da quota 100. Vuoti che non sono stati colmati con contratti a tempo indeterminato. Solo precari e cattedre ancora da assegnare che, insieme alla diminuzione del numero complessivo degli studenti, sembrano il presagio di aule deserte. Scompigli anche per gli accorpamenti, perfino tra istituti di diverso grado, per consentire lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza, ma causati anche dalla necessità di risparmiare e dal calo degli studenti. Gli alunni lucani all’appello sono infatti circa 2mila in meno, segnando una diminuzione di iscrizioni nella maggior parte degli istituti. In controtendenza, invece, gli incrementi del 5% al Liceo Scientifico Galilei di Potenza, dove tra ansie e timori vincono l’emozione e la voglia di intraprendere un nuovo percorso. “Siamo emozionati, è una nuova esperienza – hanno raccontato alle nostre telecamere alcuni studenti iscritti al primo anno al liceo potentino Galilei – ma siamo fiduciosi. Abbiamo fatto una buona scelta perché è un’ottima scuola, molto completa. Ci aspettano nuovi metodi di studio e smaltiremo la nostra emozione nel passare dei giorni con l’entusiasmo che ci catturerà” hanno dichiarato. Tra le materie più temute dagli studenti del primo anno ovviamente matematica e fisica, ma vige fra tutti la consapevolezza di aver fatto una buona scelta e che in fondo basterà studiare costantemente per non riscontrare problemi.

 

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di Isabella D’Andrea