Coronavirus, dal “liberi tutti” ai bengalesi. In quali mani siamo finiti

POTENZA – Si allarga ancora il focolaio di Coronavirus individuato sabato sera nei due centri d’accoglienza con sede a Potenza.

E ne spunta un altro nel Materano. Complessivamente nel pomeriggio di ieri sono state riscontrate ben 33 positività, 23 a Potenza e altre 10 nella città di Irsina, che accoglie oltre una ventina di migranti del Bangladesh. Salgono così a 36 i bengalesi scovati positivi, arrivati da Lampedusa venerdì scorso dopo aver superato a pieni voti il test sierologico.

Negativi, invece, i test degli operatori lucani. Altri, invece, saranno analizzati direttamente domattina. Una brutta notizia che fa ripiombare nella paura il capoluogo di regione e l’ex zona rossa. Per quanto riguarda la città capoluogo, gli esami hanno riguardato un gruppo di 50 persone, tutte di sesso maschile, proveniente dal Bangladesh e arrivato in pullman a Potenza nella notte del 15 luglio. I migranti erano sbarcati a Lampedusa l’11 luglio dalla Libia e subito dopo trasferiti ad Agrigento, da dove sono partiti per il capoluogo lucano. Appena arrivati, sono stati accolti in un due diverse strutture e, come assicurato dagli enti che hanno la responsabilità della gestione, sono stati messi in quarantena e poi presi in carico dall’Us Covid di Potenza, che ha eseguito i tamponi. Su un gruppo di dieci migranti, ospitati in una prima struttura, i tamponi sono stati effettuati il 17 luglio e processati il 18. Sono risultati tre positivi. Sono stati sottoposti a tampone anche i 5 operatori, risultati negativi. Sull’altro gruppo di 40 migranti, ospitati in una seconda struttura, i tamponi sono stati eseguiti il 20 luglio. 23 ospiti sono risultati positivi al Coronavirus. Il tampone è stato esteso agli 11 operatori, risultati tutti negativi. I tre tamponi risultati positivi il 18 e processati dal Crob di Rionero sono stati confermati con gli esami di secondo livello presso il laboratorio di riferimento regionale dell’Ospedale San Carlo di Potenza.

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