Presunti favori all’ex Ilva, arrestato l’avvocato Piero Amara

POTENZA – Il procuratore di Potenza, Francesco Curcio, mette a segno un altro duro colpo nei confronti di esponenti della magistratura e avvocatura italiana. Il gip, proprio su richiesta della procura di Potenza, ha infatti disposto numerose misure cautelari, tra carcere e domiciliari, collegate all’inchiesta che riguarda l’ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo, e l’avvocato siciliano Piero Amara, vecchia conoscenza anche del palazzo di giustizia del capoluogo lucano dove per diverse udienze ha fatto parte del collegio difensivo dell’Eni nell’ambito del processo Petrolgate.

In carcere è finito anche Filippo Paradiso, poliziotto e amico di Capristo, già comparso nell’indagine che nel maggio 2020 portò all’arresto dell’ex procuratore di Taranto. Capristo è stato sottoposto a obbligo di dimora, carcere per Amara. Arresti domiciliari per l’avvocato tranese Giacomo Ragno. L’indagine riguarda presunti favori chiesti e ottenuti da Capristo in collegamento con l’ex Ilva di Taranto. Amara è stato consulente legale di Ilva quando l’azienda era in amministrazione straordinaria.