Tamponi negati, in 6 a giudizio. A marzo il processo

POTENZA – L’inchiesta sui tamponi negati ai due potentini Antonio Nicastro e Palmiro Parisi, deceduti per Covid nella prima fase della pandemia. Il gup di Potenza ha rinviato a giudizio sei delle dieci persone indagate, a vario titolo, nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica. La prima udienza si terrà il primo marzo. A giudizio il direttore sanitario dell’Asp Luigi D’Angola, il direttore dell’Unità di Igiene Pubblica, Michele De Lisa, un medico della stessa unità e due infermiere del 118.

A giudizio anche un altro medico, Silvana Di Bello, ma per la sola omissione e non per una inizialmente contestata ipotesi di omicidio colposo da cui è stata prosciolta per via dello scudo penale previsto nel 2021 dal governo Conte a tutela dei medici. Non luogo a procedere, invece, per un’altra infermiera, Carmelina Mazza. Prosciolti anche Il direttore della Task Force, Michele Labianca, la direttrice sanitaria del San Carlo Angela Bellettieri e l’infermiera responsabile del reparto di Malattie infettive Pasqualina Sarli dall’accusa di aver usufruito indebitamente e sotto falso nome dei tamponi.
Antonio Nicastro e Palmiro Parisi erano stati uccisi dal Covid nella primavera 2020 dopo essere stati sottoposti in ritardo al tampone

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