Viadotti, tremano anche i lucani: pioggia di segnalazioni. Valluzzi: “Province costrette a controlli a vista”

POTENZA – Mentre a Genova si continua a scavare nel tentativo di completare le ricerche di eventuali vittime, in Basilicata ci si interroga sulla tenuta di viadotti e ponti. Quanto accaduto nella città della Lanterna ha accentuato dubbi e perplessità tra i lucani. Il crollo del ponte Morandi al momento avrebbe causato la morte di 39 persone. E sul web si è diffuso un allarmismo generale che scorre sulle bacheche di decine e decine di lucani su facebook, accompagnato da foto o da link. Attenzionate, in particolare, le condizioni del Viadotto Scescio sulla PotenzaMelfi, del viadotto Carpineto, appartenente al raccordo autostradale “PotenzaSicignano” e del viadotto Molino all’altezza di Vaglio di Basilicata. “I tecnici delle Province – segnala invece il presidente della Provincia di Potenza Nicola Valluzzi – ormai sono “costretti ad effettuare i controlli a vista, e quando il pericolo è evidente, l’unica possibilità che abbiamo è di chiudere tratti di strada. Siamo arrivati ad oltre 5mila chilometri di strade, compresi ponti e viadotti, chiusi per frane, smottamenti o perché insicuri, e su oltre il 50% della rete viaria siamo stati costretti a fissare il limite di velocità tra i 30 e 50 chilometri orari”.

Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”

di Michelangelo Russo