Legionella nella sede Arpab di Matera, Ramunno: “Nessun catastrofismo”

MATERA – Chiusa per i prossimi 15 giorni la sede dell’Arpab di Matera per la presenza del batterio della legionella. Per due settimane dunque potrebbero verificarsi ritardi nell’espletamento delle analisi effettuate dai laboratori di microbologia per il monitoraggio delle acque potabili e di balneazione, l’attività sarà demandata in caso di problemi alla sede potentina. La struttura è stata chiusa a seguito del ricovero di un dipendente, finito in ospedale ad aprile, ora in buone condizioni di salute. 

Ma il monitoraggio sarebbe stato avviato molto prima. Come precisa il direttore generale Donato Ramunno, i responsabili della sicurezza avevano predisposto un controllo, previsto dalla valutazione dei rischi, già lo scorso marzo partendo dalla sede di Potenza, proseguito nei primi giorni di aprile nella sede materana, prima e indipendentemente dal caso di legionellosi del dipendente. Asl, dice Ramunno- avrebbe notificato la malattia dell’uomo solo il 30 aprile. Considerato che nel primo monitoraggio era stata riscontrata solo legionella delle specie 2-14, e non la 1 più pericolosa, è stata avviata una primaria azione di sanificazione anche se la sede è rimasta aperta.

Successivamente l’Asl ha richiesto un nuovo campionamento, effettuato lo scorso 12 giugno all’esito del quale è stata appurata la presenza di una coltura positiva alla legionella 1. Pertanto, al fine di bonificare l’intero impianto idraulico, si è deciso di chiudere per due settimane e consentire ai dipendenti di lavorare in smart. “Nessun catastrofismo- conclude Ramunno che assicura- le analisi saranno al massimo ritardate di qualche giorno o eseguite a Potenza”.