POTENZA – Il “caso” Basilicata è approdato nel pomeriggio di mercoledì in Commissione Ambiente, alla Camera. Auditi il presidente dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) Stefano Laporta e il responsabile per l’area per la caratterizzazione e la protezione dei suoli e per i siti contaminati Fabio Pascarella, allo scopo di ricevere gli aggiornamenti più significativi sugli esiti delle analisi ambientali condotte in Basilicata. Presente anche l’on. Gianluca Rospi del Movimento Cinque Stelle che si era fatto portavoce dell’iniziativa. In quasi 50 minuti il geologo Pascarella ha passato in rassegna il lavoro svolto da Ispra sul territorio lucano, concentrando l’attenzione sul Cova, sull’impianto Itrec e sui siti Sin. E proprio in merito alla delicata situazione del centro Olio di Viggiano ha esordito, ironizzando, che ci vorrebbero tre giorni per esaminare in maniera compiuta la vicenda. Il presidente Laporta è intervenuto soltanto nelle battute finali dell’audizione per “scagionare” Arpab dalle accuse che le sono piovute addosso in merito a quanto accaduto in Val d’Agri, relativamente alla disponibilità o meno di dati. In risposta ad alcune osservazioni effettuate da Rospi. “Quando si è verificata quell’emergenza al Cova – ha affermato Laporta – noi ci siamo resi disponibili a sottoporre il Cova ad una verifica nazionale, nonostante l’impianto fosse soggetto ad un’Aia regionale, quindi con criteri di autorizzazione e controllo molto diversi. Molti dati che ci chiedete, quindi, non sono disponibili, non perché i nostri colleghi della vostra regione (Arpab) non facciano bene il loro lavoro, bensì perché ci sono dei requisiti autorizzatori che non collimano tra livello regionale e livello nazionale”. Chiedendo, pertanto, un intervento del Governo. Puntualizzazione che è stata accolta in questo modo dal deputato pentastellato. “Appare assurdo classificare in quell’area un’Aia di livello regionale, visto che l’80% del petrolio estratto in Italia arriva dalla Basilicata”.
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di Michelangelo Russo