Crisi idrica, da emergenza vissuta da 140mila lucani a sfida politica

POTENZA – Da emergenza vissuta da oltre due mesi da cittadini e operatori commerciali, l’acqua diventa tema per lo scontro politico. Mentre le famiglie sono alle prese con i quotidiani stop all’erogazione del servizio idrico potabile, nei palazzi del potere si sta consumando la sfida per la futura guida della partecipata della Regione, Acquedotto lucano. Finita nel tritacarne delle critiche proprio per una gestione ritenuta inefficace della rete. Il livello dell’invaso del Camastra, sceso pericolosamente a 1milione e 200 mila metri cubi, non dipende solo dai cambiamenti climatici ma anche da quelle perdite dalle tubature che l’Istat stima per la sola Potenza al 70%. E dunque si cercano soluzioni alternative.

Per il commissario dell’emergenza Vito Bardi, intervenuto ieri dopo settimane di silenzi, non sarebbero previsti ulteriori inasprimenti alle già pesanti restrizioni. Per il presidente al vaglio dei tecnici, ci sarebbero interventi per consentire l’emungimento dell’acqua da altre fonti. Soluzioni per la verità allo studio già da settimane, del tavolo di crisi coordinato da Protezione civile e Dipartimento Infrastrutture. L’assessore Pasquale Pepe e il direttore generale della Protezione civile Giovanni Di Bello intervenendo domenica al raduno del Gruppo Lucano, si sono mostrati preoccupati rispetto al futuro. In assenza di piogge serviranno interventi di sostegno alla popolazione. Intanto il presidente ha convocato per domani una conferenza stampa per illustrare i dettagli della sua strategia.

Incontro con i giornalisti che anticiperà di poco l’assemblea generale di Aql nella quale i soci dovranno eleggere il nuovo amministratore unico. Il governatore punterà di nuovo sull’uscente Alfonso Andretta facendo pesare il 24% dei voti in suo potere contro i 74 dei sindaci. Sfidante di Andretta sarà Andrea Bernardo ex presidente Anci, promotore di una cordata pronta a sostituire il ruolo dell’amministratore con un cda, ma con costi inalterati. Nel mentre ieri il consigliere Alessandro Galella ha chiesto la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio regionale di Basilicata dedicata all’emergenza idrica.