POTENZA- Tregua sulla stretta idrica nel weekend di festa per i 29 centri dello schema Basento-Camastra. Come disposto dal commissario per l’emergenza Vito Bardi, l’allentamento delle restrizioni partito con la festa di Ognissanti e la garanzia dell’acqua h24 anche di notte, è stato esteso seppure in maniera limitata anche a sabato 2 novembre e domenica 3, quando l’acqua verrà tolta dalle 23 alle 6:30 del mattino. Da lunedì si torna a stringere nuovamente i denti con le sospensioni attive dalle 18:30 alle 6:30. Si tratta di una concessione che riguarda esclusivamente i giorni di festa, con lo spirito di assicurare una boccata d’ossigeno alle attività ricettive per l’arrivo di turisti e lucani emigrati in altre regioni, di rientro in Basilicata per omaggiare i propri cari defunti, ma anche per le famiglie, stremate da quasi due mesi di limitazioni.
Poi parte la corsa contro il tempo per fare in modo che lo “zero day”, fissato dall’unità di crisi al 20 novembre, non debba concretizzarsi. La soluzione, fatta eccezione per la pioggia che ancora non arriva, è quella illustrata dall’assessore Pepe e dai tecnici di Aql in conferenza stampa giovedì: aprire il Camastra al flusso del Basento, la cui risorsa sarà condotta prima al potabilizzatore di Masseria Romaniello attraverso un sistema di tubature di 4km, poi sollevata fino al Camastrino. Inoltre è prevista l’immissione di fonti sorgive messe a disposizione dal Consorzio. Oltre a questa soluzione tampone, l’unità di crisi sta lavorando per interconnettere il Camastra ad altre dighe, in primis al distretto G e alla diga del Pertusillo attraverso Missanello e Paterno. L’auspicio è che non si debba mai arrivare alla ratio estrema delle tubature completamente a secco. Temi sul tavolo tecnico in Regione del prossimo giovedì.