RUOTI – «La destituzione da vicesindaco di Angelo Salinardi segna il venir meno di un rapporto fiduciario». E’ quanto afferma in una nota la sindaca di Ruoti Anna Maria Scalise. «E’ un atto per me doloroso ma dovuto. Doloroso sotto il profilo umano per i rapporti di cordialità che erano a monte di questa esperienza politico-amministrativa, doveroso sul piano politico. In questi mesi si è lavorato per il bene comune e negli interessi dell’intera comunità di Ruoti. Ho cercato e cerco di interpretare il ruolo di Sindaco con questo spirito, come molti in questa regione, e forse con un tratto ed uno stile che condivido con tante donne impegnate in politica. La mia storia precedente è quella di un forte impegno nel sociale e per questo accolsi con entusiasmo l’invito a candidarmi in una comunità a pochi passi dalla città in cui vivo e dove molti ruotesi laboriosi danno il loro contributo, facendosi conoscere e stimare. Quando Salinardi e gli altri amici della lista mi chiesero di mettermi al servizio di un progetto di crescita e di sviluppo della comunità, ho interpretato questa volontà con convinzione e determinazione, trascorrendo ogni giorno facendo del mio meglio. Mi sono ritrovata accanto giovani amministratori molto motivati, desiderosi di dare nuovo impulso alla vita sociale ed economica del paese, ed una opposizione con varie anime critiche, alcune pronte alla discussione ed al confronto, altre con la stessa cultura di fazione, pregiudizialmente ostile. Se il mondo di oggi si divide ancora in amici e nemici da combattere, evidenzio che è per me una cultura del tutto estranea, così come mi è estraneo l’atteggiamento della prevaricazione, dell’offesa e della insinuazione, ancor più inaccettabile se rivolto ad una donna. La vicenda dell’aggressione verbale alla segretaria comunale di Ruoti si commenta da sé. Le testimonianze raccolte dagli organi preposti non lasciano spazio a smentite. Mi sarei attesa delle scuse, il riconoscimento di avere ecceduto ed un gesto simbolico, come le dimissioni da parte del Vicesindaco, che sarebbero servite a sanare l’accaduto”.
Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”