Regionali, dalla sua Filiano Bardi lancia la sfida al cambiamento

FILIANO – Se qualcuno lo sottovaluta, si sbaglia. Da perfetto generale ha riunito le sue foltissime truppe e ha lanciato la sfida ad un centrosinistra che crede ancora di essere immortale. Con voce prima commossa, poi determinata e decisa, Vito Bardi, nella sua Filiano, presso lo spazioso Hotel dei Castelli, ha spiegato i motivi della sua candidatura che ha per fine ultimo il progresso reale di questa Basilicata, fin troppo depauperata e abbandonata con il consenso di una classe dirigente miope e disinteressata al bene generale. ”Se un generale entra in guerra, vuole vincere” ha precisato da un podio sistemato a diretto contatto con la gente. Anche in questa occasione Vito Bardi non ha voluto rinnegare le sue abitudini, che lo hanno sempre portato ad avere un rapporto diretto più con le classi umili e semplici che non a rifugiarsi nel tempio dell’arroganza e della prosopopea. Umile e semplice la sua ”chiamata alle armi” della politica, con un centrodestra che vuole imporsi dopo 25 anni di gestione di un affannoso e affaticato centrosinistra. Nessuna promessa, nessuna illusione, inganno o allucinazione. Vito Bardi è apparso più realista del re. Conosce a fondo i problemi della Basilicata, e non per averli sentiti da altri, ed è consapevole che occorre intervenire con urgenza in taluni settori vitali per l’economia regionale e per migliorare la qualità della vita di tutti i lucani, nessuno escluso.

 

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