POTENZA- Dopo il disco verde arrivato dal consiglio dei ministri per la dichiarazione dello stato d’emergenza, riconfermato lo schema delle sospensioni idriche attuali, disposto dal tavolo tecnico regionale di questo pomeriggio in viale Verrastro a Potenza.
Restano dunque per un’altra settimana le restrizioni precedenti per i 29 centri dello schema Basento-Camastra: rubinetti a secco dalle 18:30 alle 6:30 del mattino seguente tutti i giorni, eccetto il sabato quando l’acqua viene tolta alle 23.
Ora si guarda all’imminente futuro e alla organizzazione delle misure per mitigare i disagi vissuti dai circa 140mila lucani. In funzione le zattere galleggianti, la mini diga del Camastrino e la pompa per sollevare l’acqua dai punti più bassi.
Le chiusure attuate fino ad ora hanno generato un risparmio e i disagi vissuti dai cittadini hanno generato risultati importati. Il regime di sospensioni dell’erogazione idrica ha garantito un risparmio della risorsa di 900 mila metri cubi, ovvero oltre il 35 per cento dell’acqua utilizzata in assenza di restrizioni. Se non fossero state attuate le sospensioni, oggi la diga della Camastra non avrebbe più acqua da erogare. Il contenimento del consumo, invece, ha consentito lo spostamento della data di “resistenza”, spostando l’orizzonte temporale di 15 giorni, ovvero dal 15 al 30 novembre.
Allo studio dell’unità di crisi l’accelerata su possibili soluzioni tecniche da impiegare grazie all’utilizzo dei primi fondi in arrivo dal governo, circa 2milioni e mezzo di euro, (sugli 11 richiesti) da impiegare nei primi 90 giorni.
Intanto al tavolo di oggi è stata ufficializzata la nomina del presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi, a commissario straordinario per la gestione della crisi idrica e del piano degli interventi. La nomina governativa è giunta oggi pomeriggio dopo la deliberazione, da parte del Consiglio dei Ministri, dello stato di emergenza nazionale per la crisi idrica della Camastra.