MATERA- “Al ballottaggio? Dovranno essere gli altri ad intavolare un dialogo con me. Io ci sarò”.
E a chi parla di falso civismo o egoismo, Nicola Trombetta replica secco: “Il Pd è stato incapace di fare sintesi, la classe dirigente alla guida dei dem ha fallito”. Già assessore e vicesindaco di Matera, Trombetta è candidato sindaco della lista Liberi per la città di Matera.
“Noi abbiamo una sola lista-ha detto ieri in occasione della conferenza stampa – ma unita, compatta e soprattutto senza lacci e senza zavorre. Questo è un gruppo che recupera la sensibilità della proposta civica del gruppo Insieme e di Matera al centro”. Una compagine civica e non solo pronta ad affrontare le Amministrative di settembre anche senza il mantello di una coalizione. Del resto un progetto di centrosinistra unitario è naufragato a poche ore dalla chiusura delle liste. Intanto l’ex assessore, a bordo del suo motorino, gira, scruta e ascolta. Immaginando una Matera che si svegli dal dal “black-out” degli ultimi mesi.
Che idea di città ha in mente?
“Sicuramente una città che non viaggia su progetti di utopia, come ho sentito nei programmi degli altri candidati sindaci, ma che deve conquistare gli spazi che ha a disposizione e renderli più fruibili. Il decoro urbano, la riqualificazione dei quartieri storici e periferici della città. Dobbiamo completare questa opera dopo aver ridato vita al centro cittadino attraverso i Sassi. Abbiamo bisogno che questa città sia vivibile anche in periferia rafforzando la fruibilità dei luoghi, penso ai parchi a disposizione della gente”.
L’intervista integrale sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”
di Mara Risola