Amministrative Matera, Braia: “Il Pd ha fallito. Ora penso ad un polo di moderati”

MATERA – Una sfida difficile ma non impossibile. Luca Braia capogruppo in Consiglio regionale di Italia viva, ha deciso di correre per la carica di sindaco della sua città.

E lo ha fatto scontrandosi con un “metodo antico”, un centrosinistra a guida Pd, a suo giudizio, responsabile della mancata sintesi perché pregno di personalismi. “C’è chi crede di essere il padrone della comunità e questo non va bene”. Da questo scontro nasce l’idea di un nuovo polo moderato riformista. “Il Pd cittadino ha fallito, adesso non mi interessa entrare nelle loro dinamiche ma guardare al mio progetto. Un polo riformista, liberista di moderati”. Sul ballottaggio? “Si ragionerà sulle convergenze di idee fermo restando i mie valori. Non escludo nulla”.


Perchè ha deciso di candidarsi a sindaco, chi gliela fa fare? Nel caso in cui dovesse vincere le elezioni sarebbe costretto a dimettersi da assessore…
“Credo che quando una persona decide di fare politica deve rimuovere l’idea che la si faccia solo per carriera personale o calcolo tattico. Va avanti il cuore, la passione, la voglia di dare il tuo contributo grazie all’esperienza maturata. Lo faccio perché è la città in cui sono cresciuto e perché ho voglia di impegnarmi per questa città senza convenienze di sorta. Questo mio entusiasmo è stato in una prima fase indirizzato a trovare una più ampia convergenza tra civiche, partiti di tutto il centrosinistra. Quando non è stato possibile fare unità nella discontinuità piuttosto che reiterare schemi e sostenere atteggiamenti della vecchia politica, che non ha più modo di esistere e che continua ad occupare le stanze del potere, allora ho fatto la scelta identitaria senza calcoli di convenienza”.

L’intervista integrale sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”

di Mara Risola