Caso Ventre, la versione delle autorità di Montevideo

SENISE – Primo contatto ufficiale tra la magistratura italiana e quella uruguagia sul caso di Luca Ventre, il 35enne originario di Senise deceduto lo scorso 1 gennaio dopo aver scavalcato la recinzione dell’ambasciata italiana a Montevideo. Per i familiari Luca è stato ucciso all’interno dell’ambasciata, mentre le autorità sudamericane hanno prospettato un’altra versione dei fatti. I magistrati uruguayani, che procedono ipotizzando a carico di ignoti una fattispecie di reato colposa, sostengono infatti di essere in possesso di altri video che proverebbero che Ventre fosse ancora in vita al momento di essere affidato ai medici.

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