CORLETO PERTICARA – “La scuola non può essere individuata come sede di pre-triage o ricovero di pazienti Covid”.
E’ la dirigente scolastica dell’istituto omnicomprensivo “16 Agosto 1860” Filomena Maresca a chiarirlo a quanti – in primis il sindaco Antonio Massari – immaginano di “arredare” il plesso Lacava per attrezzarlo e renderlo funzionale all’accoglienza di eventuali soggetti affetti da Coronavirus.
Idea che era venuta fuori nel corso delle interlocuzioni avviate e concluse con successo con la Total, che ha accolto la proposta del primo cittadino di finanziare questa tipologia di intervento. Un progetto che alla preside ricorda il Lazzaretto manzoniano destinato al ricovero degli appestati durante l’epidemia del 1600, menzionato nei “Promessi Sposi”. In paese ci si divide, ma di sicuro molti sembrano non aver gradito l’iniziativa intrapresa dall’amministrazione. Specie la popolazione scolastica e i genitori. Il plesso Lacava ospita una sessantina di alunni della scuola primaria di Corleto Perticara, distribuiti in cinque classi. Al piano superiore ci sono vari uffici oltre a quello del preside, tra cui: Contabilità, Personale, Alunni/Protocollo, più una sala computer. La dirigente, da noi interpellata, confessa di non essere mai stata informata. E di averlo scoperto dai giornali. Contattata martedì mattina da una collaboratrice, si è sentita dire al cellulare che al sindaco servivano le chiavi del plesso perché era stato individuato quale presidio di raccolta degli eventuali malati da Covid 19.
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di Michelangelo Russo