Coronavirus, Bardi in aula fa la vittima. E Cupparo non si presenta

POTENZA- Né Cupparo, né Piro. Le assenze dei due forzisti, “ufficialmente” per motivi personali e per ragioni di salute, mai come nella seduta di ieri del Consiglio regionale, si sono fatte notare e non poco.

L’assessore alle Attività produttive non ha ancora mandato giù l’ultimo scontro con la Lega, per via di una concertazione “carente” – secondo il partito di Marti – sulle misure economiche da programmare con quei 53 milioni ancora da impegnare per traghettare la Basilicata fuori dalla crisi Covid.

Sebbene, infatti, Cupparo avesse assemblato un gruppo di lavoro ad hoc, strutturandolo anche con profili del gruppo salviniano (vedi Dina Sileo), sulle azioni da sviluppare per far respirare il tessuto economico lucano, si sono riaperte vecchie ferite tra le due forze interne alla maggioranza. Non è un caso, che ieri nella relazione affidata al governatore Bardi in aula, si sia fatto soltanto un cenno “alle linee di intervento” da adottare per iniettare nuove risorse alle imprese. Oggi, se ne dovrebbe tornare a parlare direttamente in una riunione di giunta. Ma nulla è scontato visto che già quella fissata per venerdì scorso è saltata. Proprio lunedì sera, inoltre, si è tenuto un vertice dei leghisti con il commissario regionale. Perché la Lega, su quelle misure, vuole dire la propria. Eccome. Intanto ieri Bardi, nel corso del suo intervento introduttivo, avrebbe dovuto passare in rassegna “le azioni poste in essere per fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica derivante dalla pandemia in corso da Covid-19”. In realtà sono arrivate poche frasi stringate, insieme all’annuncio di voler mettere mano a un nuovo piano sanitario, contornate anche da alcuni attacchi con destinatari non meglio definiti. E anche da una dose di vittimismo per le critiche ricevute. Mentre nulla ha detto sulle annunciate commissioni di inchiesta per le due persone morte a Potenza che per settimane hanno richiesto – inascoltate – un tampone.

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