POTENZA – Bene, ma non benissimo. La curva epidemiologica continua a decrescere, ma a tenere in apprensione i sindaci sono gli arrivi da fuori.
Due positività di rientro dal Piemonte in Basilicata, una conteggiata e l’altra no. Salgono a sei complessivamente i casi di “importazione” del virus dall’inizio della fase due. A Banzi, il primo contagio individuato coincide con quello di un cittadino, di ritorno nel piccolo centro nei giorni scorsi. Dinamica simile a Lavello, dove però la contagiata è una cittadina residente a Torino, pertanto non inserita nella lista dei positivi.

La donna convive in Piemonte con due pazienti Covid, sottoposta a tampone in Basilicata, è risultata positiva. Entrambi asintomatici e posti in isolamento domiciliare. 766 i tamponi processati ieri. Undici le persone guarite. In tre vivono nelle ex zone rosse di Irsina e Grassano. Fuori dall’incubo anche il cittadino di Rotonda dopo un’attesa di 50 giorni. Tra le negatività accertate ce ne sono 230 proprio a Irsina, associate allo screening epidemiologico realizzato nello scorso fine settimana, anche se il bollettino ne annovera soltanto 70, 36 quelle riscontrate invece a Vietri di Potenza inerenti una casa di riposo. Tutti negativi ancora, i tamponi somministrati ai cittadini di Castelluccio Inferiore e Rotonda rientrati dalle altre regioni italiane negli ultimi giorni. Non destano preoccupazione neanche i 14 prelevati a Viggianello, sui lavoratori rientrati. Revocata a Policoro un’altra ordinanza di isolamento domiciliare in seguito alla negatività dei risultati dei tamponi. Il numero dei guariti ammonta oggi a 283, dato più che triplicato rispetto a quello dei positivi attuali, calati a 83. Tre pazienti sono stati dimessi dagli Infettivi del San Carlo e del Madonna delle Grazie, per cui i ricoverati sono ora 27, con un solo degente in Terapia Intensiva. I lucani in isolamento domiciliare diventano 56.
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di Michelangelo Russo