Coronavirus, cresce la rabbia dopo le parole di Sileri sbandierate sui social da Bardi

POTENZA- Un pugno in faccia ai lucani. Una cantonata. E per qualcuno una presa in giro nonostante le morti.

“Tutto a posto? La gente muore dopo aver atteso settimane per un tampone ma è tutto a posto”. Potremmo continuare così e riempire questa pagina di frasi piene di rabbia. E’ un piccolissimo estratto di quanto è possibile leggere sui social. Cittadini sdegnati dalle dichiarazioni rassicuranti del viceministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri, in visita a Potenza lo scorso martedì. “Ho trovato un buon piano.

Dalle terapie intensive, alle unità covid. Quello che so è che servono tamponi e mascherine”, ha detto ai cronisti il numero due di Roberto Speranza. Affermazioni che se da un lato hanno trovato piena condivisone in viale Verrastro tanto che dal profilo facebook di Bardi è stato rilanciato a caratteri cubitali il messaggio di Sileri “un ottimo lavoro”, dall’altro hanno gettato ulteriore benzina sul dibattito pubblico relativo alla gestione dell’emergenza sanitaria. Con ritardi imperdonabili proprio sui tamponi. Quelli fatti dopo giorni e giorni di attesa con febbre alta e tosse ad Antonio Nicastro, a Palmiro Coronati, e a chissà chi altro. Ieri poi l’ennesimo colpo al cuore con la scomparsa del campione potentino, Donato Sabia. Ma per qualcuno è tutto ok. Per la gente no. E neanche per quella politica che prova ad ascoltare la gente. “Il viceministro avrebbe potuto ascoltare altre voci”. E invece ha avuto modo di sentire solo la campana della Regione. Di chi gestisce l’emergenza. Una critica dura indirizzata all’esponente di governo da tre consiglieri che con Sileri condividono l’appartenenza alla stessa compagine politica, il Movimento 5 stelle.

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