POTENZA – Da un lato da parte dei dializzati cronici in trattamento al Centro emodialisi del San Carlo di Potenza, continuano ad aumentare le preoccupazioni legate al rischio di contrarre il Covid in ambito ospedaliero. A testimonianza di ciò le diverse segnalazioni che arrivano alla nostra redazione dopo alcuni articoli di approfondimento pubblicati nelle scorse settimane. Vi abbiamo dato conto infatti, di una criticità segnalata dai diretti interessati che ha messo in allarme molti di loro: gli infermieri specializzati nella effettuazione del non facile procedimento della emodialisi sono altresì impiegati nel reparto Covid per praticare lo stesso trattamento a quei dializzati cronici positivi al Coronavirus. Una questione che ha destato allarme tra quei cittadini che regolarmente si apprestano a varcare la soglia d’ingresso del Centro dialisi, terrorizzati da quella che alcuni di loro definiscono come una “promiscuità” di contatti . Dall’altro lato, c’è la gestione un’azienda ospedaliera con gravi carenze di personale infermieristico e nella consapevolezza di dover garantire a tutti, dializzati e sanitari, di poter operare in sicurezza. “I pazienti possono stare tranquilli è tutto sotto controllo e soprattutto nel rispetto delle procedure di sicurezza e con monitoraggi periodici tra personale sanitario e dializzati”. E’ quanto assicura il commissario straordinario del San Carlo, Giuseppe Spera da noi contattato.

L’ipotesi sollecitata era quella di dedicare gli infermieri esclusivamente al trattamento della dialisi nel reparto Covid. Ipotesi non praticabile, come evidenzia Spera. “Non è giustificabile utilizzare personale infermieristico solo per fare la dialisi ai dializzati positivi – evidenzia Spera – non è giustificato il numero. Avere degli infermieri dedicati solo per quello significherebbe sotto-utilizzarli, nè è possibilie formare in poco tempo altri infermieri per la dialisi”.
Maggiori dettagli nell’edizione odierna de La Nuova del Sud , 9 Dicembre 2020