MATERA- Crisi amministrativa senza fine a Matera, dove si è consumato l’ennesimo colpo di scena della saga. Il sindaco Domenico Bennardi, che in questi quattro anni ha già dovuto ridefinire gli equilibri politici all’interno della sua maggioranza più volte, ha deciso infatti di dimettersi. Lo ha fatto con una lettera indirizzata ai materani spiegando le sue ragioni. “Di fronte a una crisi politica che di fatto non offre garanzie sulla tenuta di maggioranza ne prendo atto e, nell’ipotesi di un commissariamento, ho inoltrato comunicazione di dimissioni formali dalla carica di sindaco. Matera oggi ha bisogno di concludere in modo concreto progetti e investimenti come i 4 milioni di euro previsti per le strade di Matera e alcuni cantieri strategici del Pnrr, come i nuovi asili, le mense e le palestre scolastiche, il Polo sportivo a La Martella o l’atteso cantiere per il nuovo stadio della città”.

Tirato dal bavero da un lato e l’altro, Bennardi ha già cambiato l’esecutivo quattro volte, senza però riuscire a porre un freno alle fibrillazioni politiche in città. Da giorni da piazza Vittorio Veneto filtravano voci di un atto estremo che avrebbe portato proprio nella giornata di oggi 17 consiglieri comunali a recarsi in uno studio notarile per firmare le proprie dimissioni, firmando di fatto anche la fine dell’amministrazione comunale Bennardi. Tuttavia, la mossa del sindaco, potrebbe aver rovesciato la situazione. Con le sue di dimissioni, infatti, il sindaco ora ha venti giorni per provare a riaprire un tavolo di trattative con le altre forze politiche per tentare di salvare il salvabile. E gli occhi sono tutti puntati sul Partito democratico, al momento seduto all’opposizione. “In questi quattro anni – scrive Bennardi – ho concentrato tutti gli sforzi e dedicato ogni singolo giorno a far crescere il valore e il nome di Matera, lavorando costantemente per renderla migliore di come io l’abbia trovata. Oggi si chiude un ciclo politico – aggiunge – ma sono convinto che si possa aprirne un altro, per un nuovo inizio insieme a tutte le forze di centrosinistra riformiste e progressiste (appunto), e che si possa cogliere la sfida di una nuova stagione di programmazione politica insieme a quelle forze che hanno già condiviso medesime sensibilità e recenti palchi elettorali, in contrapposizione con i venti di un centrodestra lucano e materano che ha deciso di sacrificare Matera e il sud lucano, favorendo l’autonomia differenziata”.