Dia in Basilicata: Curcio convince la Commissione. L’ultima parola al Viminale

POTENZA – Ieri il procuratore capo di Potenza, Francesco Curcio, è stato audito dalla commissione nazionale Antimafia come richiesto dal vicepresidente dell’organismo parlamentare, il senatore Pasquale Pepe. Al centro del dibattito l’istituzione della Direzione investigativa Antimafia in Basilicata.

Per Curcio è necessaria una sede della Dia nella nostra regione per fronteggiare l’aggressione criminale, a cominciare dalla zona del Metapontino per poi arrivare nel Potentino, nel Lagonegrese e nel Vulture. La sollecitazione di Curcio arriva dopo diverse segnalazioni presentate al ministero. Finora, nonostante a Potenza fossero già stati individuati i locali idonei, il governo ha sempre detto no. Ora invece sembra che il procuratore abbia convinto la commissione Antimafia.

Previsto inoltre un protocollo d’intesa tra Dda di Potenza e procura di Matera per garantire una immediata risposta dello Stato in uno dei territori a più elevata densità criminale della Basilicata. L’ intervento di Curcio è durato poco più di un’ora, tra la relazione introduttiva e le risposte alle domande dei componenti della commissione, ma secretato nei momenti in cui sono state affrontate tematiche strettamente investigative che ancora non possono essere rese pubbliche. Dalla commissione, è arrivata l’unità d’intenti per far sì che l’obiettivo possa finalmente concretizzarsi, ma l’ultima parola spetterà al Viminale

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Francesco Curcio, Procuratore capo di Potenza