POTENZA – Estorsione aggravata dal metodo mafioso: questa l’accusa che ha portato in carcere Giuseppe D’Affuso, Franco Raffaele Rufrano e Orazio Colangelo, tutti di Potenza, al termine delle indagini coordinate dalla direzione distrettuale antimafia del capoluogo lucano e condotte dalla polizia. Le misure cautelari disposte dal gip del tribunale di Potenza sono state eseguite ieri mattina all’alba dalla Squadra Mobile. La vittima di ripetute violenze fisiche e psicologiche è un giovane pusher del capoluogo lucano che in un primo momento aveva accettato la proposta di un trafficante di droga potentino di occuparsi del trasporto di sostanze stupefacenti da Cerignola al capoluogo lucano in cambio di mille euro al viaggio. Dopo un primo incontro a Cerignola con il fornitore, il giovane aveva anche accettato di intestare a suo nome la vettura utilizzata per il trasporto della droga nel vano airbag, opportunamente modificato. Dopo i primi viaggi, però, il fornitore pugliese, asserendo di vantare un credito di circa 20mila euro, aveva chiesto al corriere di avviare una piazza di spaccio a Potenza per rimborsarlo di quanto dovuto. A quel punto il pusher aveva deciso di rifiutare la proposta, ma da quel momento è iniziato un incubo fatto di violenze e minacce.
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