POTENZA – “Falsa applicazione dell’articolo 5 della legge regionale n.20 del 20 agosto 2018”. E’ questa la censura principale attraverso la quale il Tar di Basilicata ha annullato il decreto con il quale il presidente facente funzioni della giunta regionale, Flavia Franconi, aveva posticipato le prossime elezioni regionali al 26 maggio, in concomitanza con le Europee. I giudici amministrativi hanno accolto i ricorsi avanzati dal M5s lucano e dall’Ancac, l’associazione nazionale dei consiglieri e assessori comunali. Per il Tar, quindi, si è trattato di una proroga illegittima, non essendo ancorata alla normativa regionale che prevede il ritorno alle urne non oltre i 60 giorni successivi alla scadenza naturale della legislatura. Nè per il Tar la Regione poteva appellarsi al comma della norma nazionale che prevede, l’election day in caso di concomitanza con le elezioni europee, non essendo stata recepita all’interno della cornice legislativa regionale in materia elettorale. A proporre il ricorso per il M5s erano stati i consiglieri regionali Gianni Leggieri e Giovanni Perrino e il candidato governatore Antonio Mattia, rappresentati in giudizio dagli avvocati Mattia Crucioli e Arnaldo Lomuti, mentre il ricorso per conto dell’Ancac era stato avanzato dal consigliere comunale di Ruoti, Franco Gentilesca, rappresentata in giudizio dall’avvocato Luca Lorenzo.
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di Fabrizio Di Vito