Emergenza acqua, possibili strette ulteriori. L’annuncio di Pepe e Di Bello dal raduno del Gruppo lucano di Protezione civile

LAURENZANA -Saranno giorni difficili per i 140mila cittadini dei 29 centri servizi dallo schema Basento-Camastra, compresa Potenza. La carenza di precipitazioni sta compromettendo ulteriormente l’approvvigionamento idrico. La diga del Camastra è sempre più a secco con un livello sotto il milione e mezzo di metri cubi d’acqua, e le previsioni meteo non portano buone notizie. Dunque è molto probabile che nel prossimo tavolo tra Protezione civile, Aql, Anci e Regione la stretta alle restrizioni sarà potenziata con l’ulteriore ampliamento della fascia di stop all’erogazione dell’acqua. La Protezione civile da sempre in campo per venire incontro ai bisogni della cittadinanza, si prepara a un ulteriore impegno. E’ stato questo il tema principale al centro del 16esimo Raduno Nazionale del Gruppo Lucano, associazione iscritta dal Dipartimento Nazionale nell’elenco centrale delle organizzazioni di volontariato di Protezione Civile e che conta circa 7mila volontari in 130 sedi tra Basilicata, Campania e Calabria.

L’evento ospitato questa domenica a Laurenzana, ha visto la partecipazione dei volontari ma anche dei rappresentanti delle istituzioni dal presidente del Gruppo Lucano, Pierluigi Martoccia, al sindaco di Laurenzana, Giuseppe Trivigno, ma c’erano anche l’assessore regionale Pasquale Pepe e il dirigente dell’Ufficio regionale della Protezione civile Giovanni Di Bello. Nell’incontro moderato dal giornalista Fabrizio Di Vito, Di Bello e Pepe hanno fatto il punto sulla crisi idrica. “Accanto agli interventi strutturali, noi dobbiamo soccorrere e assistere la popolazione, questa è la nostra mission- ha detto Di Bello- è molto probabile che nei prossimi giorni andremo incontro a restrizioni più importanti, che vedranno l’impegno delle associazioni di Protezione civile nella distribuzione di acqua a tutti i livelli e a tutte le categorie più fragili, partendo dalle strutture sanitarie, che si devono dotare di fonti di accumolo. Ma l’impatto riguarderà anche le scuole e tutte le attività economiche e noi cittadini. Di questo siamo pienamente consapevoli”.

Poi l’assessore Pepe ha illustrato le soluzioni allo studio del dipartimento.

“Se siamo in crisi adesso non è principalmente per colpa del clima- evidenzia Pepe- siamo in crisi perché abbiamo sprecato troppo tempo, non sapendo investire tanti denari in passato. Io non mi rassegno per questo – ha detto Pepe- stiamo valutando due strade: se ci sono dei pozzi in prossimità della diga da cui estrarre acqua e poi il Basento. Spero che a breve riusciremo a valutare la fattibilità tecnica di questi interventi. Non possiamo solo sperare nel buon Dio”.