Facoltà di Medicina, stop al test d’ingresso. La riforma diventa legge per gli atenei pubblici, compresa l’Unibas

POTENZA –  In cantina il vecchio numero chiuso e ovviamente stop ai test d’ingresso con i quiz a crocette. Ma la selezione non è stata cestinata, ma solo rinviata al secondo semestre sulla base dei crediti e dei voti maturati con gli esami sostenuti. Inoltre sono previsti 30mila posti in più per gli aspiranti medici nei prossimi sette anni. E’ partita la rivoluzione che investirà i corsi di laurea di Medicina e chirurgia, Veterinaria e Odontoiatria delle università pubbliche italiane, compresa l’Università di Basilicata. Si parte quest’anno con l’annata accademica 25/26.

La riforma adesso è legge con l’approvazione della Camera. Si attendono ora i decreti attuativi che la ministra Bernini assicura arriveranno in tempi rapidi.   Ma ecco cosa prevede la nuova legge e che riguarderà anche la facoltà di Medina dell’Unibas, istituita nel 2021, oggi al quarto anno di corsi e in attesa della istituzione del corso di laurea di Specializzazione, vero baluardo per mettere un argine alla fuga dei cervelli e per sopperire alla grave carenza di medici che affligge la sanità lucana. Dunque la grande novità della riforma consiste nello spostamento del momento della selezione: non più all’inizio, ma alla fine del primo semestre di studi. Chi non avrà superato il tetto di crediti previsto potrà riversare gli esami sostenuti su un altro corso di laurea delle professioni sanitarie, per esempio Biologia o Scienze infermieristiche.