di Nino Grasso
Domanda retorica, rivolta agli attenti lettori di questo giornale. Ricordate la munifica transazione da ben 11 milioni di euro tra la Regione Basilicata e il Consorzio di imprese del trasporto su gomma portata alla luce dalla “Nuova” a fine marzo scorso? Ebbene, la storia è tutt’altro che conclusa.
Nessuno al momento ha messo a posto le carte relative alla transazione tra Regione e Cotrab
Anzi, per quanto la giunta Bardi, nello scorso mese di maggio, abbia già sborsato il denaro reclamato dal Cotrab, dando per buono un conteggio di interessi moratori fatto unilateralmente dai privati e mai avvalorato dagli uffici competenti delle Province di Potenza e Matera, innescando così un possibile danno erariale a spese del massimo ente locale di cui rispondere dinanzi alla Corte dei Conti, nessuno al momento ha messo a posto le carte.
Il capo di gabinetto del presidente Bardi, Michele Busciolano

In particolare, non lo hanno fatto – a dispetto delle pressioni politiche subite – sia la dott. Liliana Santoro che l’ing. Donato Arcieri, rispettivamente direttrice generale e dirigente delle Infrastrutture e Trasporti della Regione. I quali, per quanto preavvisati dal capo di gabinetto del presidente Bardi (il dott. Michele Busciolano), di una possibile ritorsione sul piano disciplinare, hanno sin qui mantenuto ferma la propria posizione.
Vale a dire: quella transazione con il Cotrab non è mai stata di competenza dei propri uffici e meno che mai poteva essere sottoscritta nei termini in cui è stata perfezionata. Per cui chi ha autorizzato il pagamento di poco più di 11 milioni di euro, anziché dei soli 570 mila euro conteggiati dalle due Province, metta in conto di ricevere in futuro un possibile «invito a dedurre» firmato dal procuratore della Corte dei Conti, Vittorio Raeli, o dal suo sostituto, Giulio Stolfi.
Di certo, la dott. Santoro e l’ing. Arcieri saranno “felici” (per modo di dire) di rispondere del proprio operato dinanzi ai componenti del Nucleo di valutazione dell’Ente, piuttosto che in una seduta convocata dai magistrati inquirenti della giustizia contabile. Al più, dal loro punto di vista, meglio un premio di rendimento più basso, che una richiesta di rimborso danni dell’ordine di svariati milioni di euro da parte della Procura di viale del Basento, a Potenza.
Il direttore generale della Programmazione, oltre che dirigente dell’ufficio Ragioneria, Alfonso Morbillo

Chi invece, in queste ore, non starà dormendo (immaginiamo) sonni tranquilli è il dott. Alfonso Morvillo, direttore generale della Programmazione, oltre che dirigente dell’ufficio Ragioneria. Uno dei tanti napoletani – in questo caso proveniente dal Cnr Campania – approdato un paio di anni fa in Basilicata (alla vigilia della pensione) su segnalazione del dott. Gianpiero Perri, ascoltato consigliere del generale Vito Bardi, oltre che responsabile dell’ufficio di missione Pnrr, tra i cui collaboratori figura anche l’avv. Vito Iorio del foro di Roma. Che è poi – guarda caso – il legale esterno, con parcella da 70 mila euro, che ha curato, per conto della Regione Basilicata, su incarico del governatore in persona, la transazione milionaria con il Cotrab, rappresentato in quella circostanza dall’avv. Carlo Colapinto, del foro di Bari.
Gli interrogativi sulla transazione Regione-Cotrab:
Anticipiamo una possibile domanda da parte dei lettori: perché il dott. Morvillo – contrariamente ai suoi due colleghi delle Infrastrutture e Trasporti prima citati – non starebbe dormendo sonni tranquilli? Semplice: perché pur di manifestare la propria “gratitudine” a chi gli ha consentito di continuare a svolgere l’incarico di direttore generale (e a percepire uno stipendio molto più alto rispetto all’assegno di pensione Inps, maturato già da diversi mesi, ma del quale egli preferisce non usufruire con il complice beneplacito dei vertici regionali) il responsabile della Ragioneria Generale di via Verrastro non si sarebbe sottratto ad alcune operazioni finanziarie a dir poco temerarie.
Tra le quali vanno annoverate le famigerate «anticipazioni di cassa», fatte con semplici mail inviate da una casella di posta certificata all’indirizzo della Banca tesoriera, anziché con determine dirigenziali, con le quali utilizzare le somme appostate negli specifici capitoli di bilancio, previa emissione di regolari mandati di pagamento.
Raramente in passato autorizzato l’esborso di fondi dal conto corrente della Regione senza una regolare pezza amministrativa d’appoggio
Per quanto ne sappiamo, raramente in passato (per non dire mai o quasi mai) gli uffici della Ragioneria Generale hanno autorizzato l’esborso di fondi dal conto corrente della Regione senza avere una regolare pezza amministrativa d’appoggio. Come è giusto che si faccia nell’ambito di un corretto utilizzo del pubblico denaro. Invece, con la gestione Morvillo-Busciolano-Perri per citare solo alcuni dei vari «ufficiali» dello stato maggiore presidenziale che muovono le fila nelle stanze di via Verrastro, l’eccezione è diventata la regola. Col risultato di ritrovarsi a meno di un mese dalla chiusura delle operazioni contabili – data che di solito coincide con la prima decade di dicembre – con un vero e proprio «buco» contabile da sistemare in qualche modo.
Gli 11 milioni della transazione tra Regione e Cotrab dovevano gravare sul medesimo capitolo di bilancio, ma spalmato su tre anni
Si tenga conto che dalle carte in nostro possesso, gli 11 milioni di euro riconosciuti al Cotrab (3,5 meuro per la Provincia di Matera e 7,5 milioni per quella di Potenza) dovevano inizialmente gravare sul medesimo capitolo di bilancio (numero U 67113) ma spalmato su tre anni. E non in uno soltanto. E cioè: 1,2 milioni nel 2022; 5,8 milioni nel 2023 e i restanti 4 milioni di euro nel 2024.
Non avendo impegnato e speso al momento opportuno i fondi del primo anno (2022), il direttore Morvillo ha pensato bene, a quel punto, di far confluire tutti e undici i milioni inizialmente stanziati su più esercizi finanziari in un fondo unico destinato alle controversie legali, che oggi ammonterebbe a 15 milioni. In modo da avere la disponibilità immediata dell’intera somma già riconosciuta al Cotrab, grazie appunto all’anticipazione di cassa, autorizzata con una semplice mail. Cosa – ripetiamo – senza precedenti. Della cui gravità probabilmente i Dg venuti da fuori regione nemmeno si rendono conto. Per il semplice fatto di essere dei neofiti della materia. Oltre che dei dirigenti promossi sul campo, spesso senza rispettare le regole di ingaggio previsti nella pubblica amministrazione.
Conclusione:
C’è da mettere a posto le carte entro i primi giorni di dicembre. Chi lo farà? Il presidente Bardi deve essersi guardato attorno. E lo sguardo pare si sia appuntato, come sempre, sul fido capo di gabinetto: il colonnello Michele Busciolano, segretario della giunta, capo dell’avvocatura regionale, titolare ad interim di non sappiamo più quanti uffici. Il tutto ovviamente in barba alle regole che segnano un confine netto tra i vari ruoli ricoperti, spesso in conflitto di interesse tra di loro. E così nei prossimi giorni assisteremo probabilmente all’ennesimo colpo di teatro – se mai mutuato da qualche palcoscenico ministeriale – per colmare il buco contabile. Un modo per consentire, finalmente, al dott. Alfonso Morvillo di dormire senza gli incubi notturni di quegli 11 milioni elargiti in modo irrituale, col rischio di doverne rispondere, in prima persona, alla Corte dei Conti.