Inchiesta “Padri Trinitari”, tutti assolti

VENOSA- Chiuso con l’assoluzione il processo di primo grado a carico di assistenti ed educatori, relativo all’inchiesta sui presunti maltrattamenti ad alcuni pazienti dell’istituto riabilitativo dei Padri Trinitari di Venosa. Nove gli imputati sollevati da ogni responsabilità. Il tribunale, dopo aver giudicato totalmente insussistente il reato di maltrattamenti, ha riqualificato, per alcuni episodi, l’originaria imputazione in percosse dal momento che si tratta di un reato procedibile solo per querela.

La sentenza di “non doversi procedere” riguarda Giovanni Adorno, Vincenzo Briscese, Filippo D’Argenzio, Rocco Divietri, Bartolomeo Genosa, Michele Mollica, Sebastiano Paradiso, Michele Pugliese e Donato Santopietro. Nel marzo del 2018 l’inchiesta portò a 15 misure cautelari. Inizialmente coinvolto nell’inchiesta anche l’ex direttore del Centro di Riabilitazione, Padre Angelo Cipollone, assolto dal gup di Potenza dopo aver scelto il rito abbreviato. All’epoca vennero assolti anche l’ex direttore sanitario Michele Germano, l’allora coordinatore degli educatori e degli assistenti disabili, Antonio Gerardo Pepe e uno degli assistenti disabili, Salvatore Marilli. Secondo l’accusa una decina di pazienti affetti da autismo, sindrome di down e gravi disturbi psichici erano vittime di maltrattamenti. Ricostruzione che non ha superato il vaglio dibattimentale. Per il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado bisognerà attendere novanta giorni: a quel punto la procura dovrà decidere se impugnare o meno il verdetto davanti alla Corte d’Appello.