MATERA – Dopo aver traghettato Matera al 2019, sebbene le prossime elezioni comunali siano distanti appena cinque mesi, per il Pd è già tempo di bilanci.
Non è un addio, ma la compagine dem vuole essere sicura di essere ancora utile alla causa. Forse un tentativo di “riposizionamento” per provare ad accontentare tutte le anime che arricchiscono il confronto interno al partito. Per provare a rappresentare le volontà di quanti, antezziani e chiurazziani compresi, sgomitano per presentarsi all’appuntamento delle amministrative occupando un “posto al sole”. Sta di fatto che nella conferenza stampa convocata ieri dal segretario Cosimo Muscaridola, alla quale hanno preso parte anche il capogruppo del Pd in consiglio comunale, nonché presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore Adduce, il vicesindaco Giuseppe Tragni, l’assessore al Bilancio Eustachio Quintano e l’assessore alla cultura Giampaolo D’Andrea, è stato fatto il punto “politico” sui risultati raggiunti. Ma, contestualmente, è stato anche chiesto al sindaco De Ruggieri, di chiarire la posizione del pd all’interno dell’esecutivo per quei pochi mesi finali della legislatura. Senza escludere neanche nuovi avvicendamenti nella squadra di governo. Sullo sfondo, naturalmente, ci sono le elezioni comunali che incombono. Nel pd si starebbe valutando con attenzione anche l’ipotesi di ricorrere alle primarie per scegliere il nome su cui puntare. Se lo è fatto scappare proprio Muscaridola. E Adduce, proprio ieri, si sarebbe già chiamato fuori. Per il resto, è lunga la lista degli obiettivi “centrati” nel 2019. L’assessore D’Andrea ha ricordato, per esempio, la reintroduzione del polo museale, aggiornando i giornalisti in merito ai tempi di attuazione del decreto e della procedura per la nomina del direttore. Mentre lo stesso Muscaridola ha ricordato i numeri di Matera 2019. “Abbiamo registrato circa 900 mila pernottamenti con un incasso di 1 milione e 650 mila euro per la tassa di soggiorno nelle strutture ricettive”.
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di Michelangelo Russo