POTENZA- Un portatore sano di adrenalina sociale, un eretico visionario ispirato dall’ideale di profitto sociale, di programmazione e sviluppo non solo per Matera ma per la Basilicata tutta e l’intero Mezzogiorno.
«Se non facciamo capire alla gente che serve un progetto che punti al lavoro e ad attrarre energie, i nostri figli e nipoti non potranno venire al nostro capezzale per portarci un fiore. Perché saranno altrove». La visione futura è l’ideale che ispira l’azione politica e amministrativa del sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, che, chiusa l’esperienza del 2019, dagli studi di Innews (l’intervista integrale in onda oggi sulla NuovaTv alle ore 16:30, 21:30, 23:30 e domani alle 12:30) fa un bilancio dell’anno da capitale europea della cultura. Ma stuzzica anche i suoi avversari politici in vista della mozione di sfiducia. «Starnuti corrosivi per nuove alleanze che non fanno bene alla città», come solo lui, con il suo linguaggio ricercato, ricco di spunti e mai banale, poteva definirli. Come lui del resto, solo pochi in uno scenario politico che punta alla pancia e non alla visione. «Sono del partito delle giraffe, non degli struzzi». E di struzzi in regione ne abbiamo a vagonate. Allora sindaco, terminato il 2019 è già tempo di bilanci.
Prima di tirare le somme per quanto riguarda la città però, per De Ruggieri che anno è stato?
«E’ stata un’affermazione concreta dei miei sogni. Mi sono sentito un privilegiato perché a chiusura della mia vita ho visto realizzare i miei sogni. Quando uno ha un obiettivo ed è confortato dalla pressione di altri, ciò diventa un percorso di vita. Abbiamo trasformato questa città da un luogo di avvilimento in un luogo di dignità in cui i cittadini si sono riconosciuti. La gente si è sentita protagonista e non più comparsa ed è diventata il motore della costruzione del futuro della propria città».
Qual è stato per lei il momento più faticoso? Quale quello invece più emozionante?
«Quello più emozionante fu gennaio 2019, perché fui preso in contropiede perché avevo preparato un discorso istituzionale. Mi fu chiesto come avremmo accolto i visitatori a Matera. E allora si è rigenerato un amarcord personale e risposi che li avremmo accolti con il sorriso della fierezza, perché la città di Matera è una città fiera e sorridente della propria identità. Il momento più faticoso è invece legato alle continue intese politiche che debbono tenere in piedi il governo della città. Di fronte a illuminanti orizzonti, bisogna ricucire tutte le schegge che devono essere ricomposte per dare forza ad un governo. E questo è logorante. E soprattutto è una sottrazione di tempo a un sindaco che deve portare fuori dalla Basilicata e dall’Italia la nostra reputazione».
L’intervista integrale sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”
di Mara Risola