Matera, vacilla De Ruggieri: mozione per una “spallata” in extremis

MATERA– Proseguono i colpi di scena di fine legislatura a Matera. Il 2020 si era già aperto con l’azzeramento e la conseguente rimodulazione della giunta comunale.

Tra gli amministratori che non l’- hanno presa bene spicca Nicola Trombetta, attorno al quale si sono immediatamente stretti i consiglieri che da sempre condividono con l’ormai ex assessore il percorso politico. Vale a dire L’Episcopia, Paterino e Vizziello. Sembra invece essersi sfilato dal gruppo il consigliere De Mola. Ma le fibrillazioni pre-voto sembrano interessare anche le opposizioni. Dettagli che si apprendono dalla mozione di sfiducia presentata ieri mattina da 14 consiglieri che rappresentano le minoranze. Sul documento mancano le firme di De Mola, appunto, ma anche quelle di Carlo e Nunzia Antezza, storici componenti dell’area più critica in seno al consiglio comunale rispetto al governo De Ruggieri. Numeri che ad oggi sarebbero insufficienti, in caso di dimissioni, per far cadere il sindaco anticipatamente rispetto alla data naturale. La mozione dovrà ora essere calendarizzata in una data che oscilla tra il 26 gennaio e il 16 febbraio, a discrezione del presidente del consiglio comunale. Non c’è da sorprendersi se il dibattito sul punto dovesse avvenire all’indomani della festa di San Valentino. In quel caso, se la mozione andasse a segno, si determinerebbe la conclusione della legislatura appena un mese prima della naturale scadenza. Infatti, i materani dovrebbero recarsi alle urne intorno a metà o fine maggio. Lo scioglimento del consiglio comunale, pertanto, dovrebbe trovare attuazione a fine marzo. Ergo, il quadro cambierebbe di poco. Se spallata sarà, infatti, i consiglieri abbandoneranno i banchi un mesetto prima. E’ chiara, pertanto, la natura squisitamente politica dell’atto depositato poche ore dopo la riunione dell’assemblea, impegnata ad approvare il regolamento urbanistico.

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di Michelangelo Russo