POTENZA – Un partito in cerca di una guida stabile che si trova però davanti a due mesi di fuoco.
Appuntamenti elettorali che potranno rilanciare il Partito democratico o mandarlo ulteriormente in crisi. Banchi di prova importanti saranno Matera, Avigliano, Lagonegro o Montalbano. Solo per citare i comuni più popolosi chiamati al rinnovo delle amministrazioni municipali i prossimi 20 e 21 settembre. Ma qual è lo stato di salute attuale del Pd lucano lo abbiamo chiesto al senatore Salvatore Margiotta, ospite nella nostra redazione prima del rientro a Roma.
L’ANNO PIU’ DURO
“Il Pd sta vivendo la fase più dura della propria storia. Abbiamo perso le elezioni più importanti (le Regionali, ndr) e non era mai successo. Io scherzo con i colleghi e amici che vengono dalla Sinistra – che dicono di non aver mai perso dal 1995 ad oggi – ma io che vengo dalla storia della Dc dico che non avevo perso mai dal 1970 in poi.

Ma battute a parte il colpo è stato durissimo, ci sono state le dimissioni del segretario regionale Polese, passato a un altro partito (Italia Viva,ndr), insieme a un gruppo di persone che hanno fatto quella scelta; nella città di Potenza il risultato è stato devastante e abbiamo il solo consigliere comunale Falotico a difendere i nostri colori. Abbiamo un commissario nominato da settembre che per fortuna fino ad oggi ha aumentato la sua autorevolezza, parlo di Dario Stefàno, che si sta ripiegando tra mille difficoltà per costruire un clima sereno. Io mi metto in versione Zen per acquietare ogni tentativo di determinare tensioni inutili. Bisogna fare un accordo tra tutte le persone che in questa regione ancora esercitano una certa leadership per dare una guida plurale che punti su giovani energie che insieme a quelli un pò più esperti come me puntino a ricostruire il tutto”.
Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”
di Alessandro Panuccio