Piovono cartelle esattoriali sui cittadini lucani per il recupero dei ticket non pagati

Piovono cartelle esattoriali sui cittadini lucani per il recupero dei ticket non pagati
Piovono cartelle esattoriali sui cittadini lucani per il recupero dei ticket non pagati
Piovono cartelle esattoriali sui cittadini lucani per il recupero dei ticket non pagati

POTENZA – Piovono cartelle esattoriali sui cittadini lucani per il recupero dei ticket sanitari non pagati all’Asp nel 2014. Decine le cartelle dell’agenzia delle entrate recapitate alle famiglie ma secondo Adiconsum e Fnp Cisl in molti casi si tratta di un errore dovuto all’algoritmo del sistema tessera sanitaria.

Sono decine le segnalazioni arrivate agli sportelli Adiconsum da parte di famiglie che si sono viste recapitare cartelle esattoriali dell’agenzia delle entrate per il recupero dei ticket sanitari non pagati nel 2014 per conto dell’Asp. Dalle verifiche incrociate sarebbe emerso che le famiglie coinvolte non avevano diritto all’esenzione del pagamento dei ticket su farmaci e prestazioni sanitarie perché prive dei requisiti di reddito. «In molti casi stiamo parlando di somme esigue – spiegano Adiconsum e Cisl – ma si registrano anche situazioni in cui vengono richieste cifre ben più alte che incidono fortemente sui bilanci delle famiglie, già alle prese con il rincaro del costo della vita.

E in molti casi si tratta di pensionati e famiglie a basso reddito.

L’Adiconsum ha già verificato che nella stragrande maggioranza dei casi c’è un errore del sistema tessera sanitaria. Ragion per cui si è proceduto a far annullare la cartella esattoriale. I cittadini possono fare ricorso ma le modalità che l’Asp ha previsto non sono prive di problemi. Due possibilità: scaricare il modello disponibile sul sito istituzionale o in alternativa recarsi agli sportelli distrettuali aziendali, presupponendo che tutti abbiano un accesso ad internet e la possibilità di spostarsi agevolmente, cosa che per le fasce di popolazione più fragile e anziana non è affatto scontata».

Di qui due le richieste che Fnp e Adiconsum recapitano all’azienda sanitaria: la prima è il differimento dei termini di pagamento delle cartelle dagli attuali 30 a 90 giorni, in modo da consentire ai cittadini di avere il tempo necessario a fare ricorso; la seconda è la convocazione di un tavolo di conciliazione con tutti i soggetti istituzionali coinvolti per mettere a punto una procedura di risoluzione delle controversie snella che risparmi agli incolpevoli cittadini file estenuanti agli sportelli e ulteriori costi per porre rimedio ad un errore non dipeso da loro ma dal sistema tessera sanitaria.

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