POTENZA- Qualche spiraglio per la vertenza che vede coinvolti i dipendenti della ditta Ferrara, società che gestisce la stazione di carburante nell’area di servizio del raccordo Sicignano-Potenza, in carreggiata Sud. Si è svolto ieri in Prefettura l’incontro tra sindacati, Comune, Regione Basilicata, Anas e azienda al fine di scongiurare il licenziamento dei lavoratori determinato dalla richiesta da parte di Anas dell’applicazione di canoni per l’occupazione del suolo a titolo di royalties.

Una spesa che, secondo il titolare dell’azienda, oltre a non essere nelle prorogative di Anas, non sarebbe sostenibile da alcun gestore dell’impianto, dovendo necessariamente riversare i costi sul prezzo di vendita del carburante, con conseguente scarsa competitività sul mercato. All’incontro l’assessore al Biancio del Comune di Potenza, Gianmarco Blasi, si è impegnato ad avviare il procedimento per la declassazione della strada da statale a comunale, inviando formale richiesta al ministero dei Trasporti come da preciso impegno già assunto dal sindaco Guarente che giorni fa h incontrato i lavoratori nel corso del presidio di protesta inscenato davanti al distributore. La soluzione possibile per scongiurare l’interruzione del rapporto di lavoro è, infatti, il declassamento del tratto stradale occupato dalla stazione di servizio da statale a comunale. I lavoratori, che hanno atteso l’esito del tavolo fuori dal plazzo del governo, sono ripiombati nell’incubo chiusura e licenziamento dopo la vertenza, neppure tanto lontana, che vide coinvolti anche i dipendenti della stazione Autogrill e quelli dell’albergo adiacente. All’epoca Anas aveva considerato non a norma gli accessi all’area di servizio chiedendo il rifacimento delle corsie. Le ragioni ora sono altre, ma allo stesso modo vedrebbero indirettamente coinvolti anche i dipendenti del servizio ristoro e dell’hotel, perché con la chiusura del distributore si perderebbero i clienti. Nell’attesa del perfezionamento dell’iter necessario, Ferrara, dal canto suo, si è impegnato a sospendere i licenziamenti. All’incontro la Filcams Cgil e la Filcom Confsal hanno ribadito “l’intenzione di vigilare sul rispetto degli impegni concordati con gli enti preposti affinchè a tutti i lavoratori, circa 60 unità, del raccordo autostradale venga garantito il futuro occupazionale e che nel contempo tutte le attività vengano esercitate in piena sicurezza tanto in riferimento ai lavoratori che agli utenti che quotidianamente fruiscono dei servizi erogati dai siti interessati dalla vertenza”. Le organizzazioni sindacali hanno esreso nel contempo soddisfazione “per il proficuo e costante affiancamento del Prefetto che come sempre con la sua fattiva presenza dimostra la sua vicinanza del territorio e al mondo del lavoro”.