POTENZA – La strada è bloccata. L’altro giorno due pattuglie di vigili urbani hanno sostato di traverso per impedire la circolazione, ora transenne per tutta la larghezza della carreggiata. Viale del Basento è spezzato a metà ai piedi della stazione ferroviaria di Potenza Inferiore. Il traffico è deviato. La cartellonistica è, al solito, precaria e improvvisata. Devi arrivare nelle immediate vicinanze del ponte per essere avvertito che la strada è interrotta e bisogna fare retromarcia. Una manovra complicata quando il traffico è intasato. Come sempre. Uscendo a Potenza Est, solo dopo aver lasciato a destra l’impianto di carburante in direzione Stazione, dopo una baracca del fruttivendola, quasi nascosto nella siepe ti appare una transenna con due cartelli, quello rosso e bianco che ti inibisce alla circolazione e quello a fianco, quadrato, bianco, strapieno di frecce che salgono e scendono e con la scritta centrale ”Area di manovra”. Più avanti, dopo l’incrocio, la strada è praticamente inibita alla circolazione e consente di transitare per non oltre 150 metri. A ridosso del ponte, il divieto vero e proprio. Lo si comprende anche perchè staziona un grosso camion sormontato da una gru, sulla quale due operai faticano a liberare i ferri delle travi dai quei pochi residui di sabbia e cemento, diventati calcinacci per metamorfosi naturale, che ancora reggono alla dura legge del tempo e all’incuria degli uomini. Dall’altro lato di Viale del Basento la situazione è leggermente migliore. Manca una segnaletica prima del Ponte, ma quando si arriva nelle immediate vicinanze un segnale con la freccia azzurra ti obbliga a svoltare a sinistra in direzione Basentana. In lontananza scruti i due operai che sulla gru presa a noleggio si sforzano di restituire un po’ di decoro ad una struttura che è storia della città e dell’architettura mondiale.
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