Regione, il “mega ufficio” del capo di Gabinetto di Bardi non piace alle opposizioni

POTENZA – Prima la querelle mediatica sulla maggiorazione del 50% dell’indennità per il Capo di Gabinetto dell’ufficio di presidente, Fabrizio Grauso. Poi l’idea di istituire, attraverso una modifica dello statuto regionale, la nuova figura del sottosegretario. una nuova carica, molto simile a quella di un direttore generale, sconosciuta fino ad oggi in Basilicata. Infine l’incremento dell’Ufficio di Capo di gabinetto che passerebbe dalle 9 unità attuali a 50 così come specificato nell’articolo 5 del decreto del Presidente del 10 maggio pubblicato sul del Bur lo scorso 13 maggio. «All’Ufficio di Gabinetto- si legge nel decreto- possono essere assegnati dipendenti della Giunta, ovvero del Consiglio o di altre pubbliche amministrazioni, in aspettativa, comando, fuori ruolo o in altre analoghe posizioni previste dai rispettivi ordinamenti, nel limite di un contingente complessivo di cinquanta unità». Un’ “infornata” di personale e di relative spese connesse che preoccupa le opposizioni in Consiglio regionale considerate, del resto, le osservazioni della Corte dei Conti al Bilancio 2017. La messa in sicurezza dei fondi pubblici anche attraverso una sorta di spending review proprio su dirigenze e rispettivi uffici, dovrebbe essere obiettivo principale di questa nuova amministrazione regionale. E invece stando alle dichiarazioni delle opposizioni, il consigliere di Comunità democratiche, Mario Polese e i tre portavoce in consiglio del Movimento 5 stelle, Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Gino Giorgetti – sembrerebbe andare tutto per il verso opposto.

 

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