Scanzano Jonico, il sequestro dell’azienda non frena i De Pascalis e scattano di nuovo gli arresti

SCANZANO JONICO- A meno di due anni di distanza dalla prima operazione della Dda di Potenza torna in carcere l’imprenditore agricolo originario di Montalbano Jonico ma residente a Scanzano Jonico, Aldo De Pascalis, accusato di aver messo in piedi insieme alla moglie e ai due figli, a loro volta arrestati, un’associazione a delinquere finalizzata al peculato, al riciclaggio e all’autoriciclaggio. L’azienda De Pascalis è in amministrazione giudiziaria dal maggio 2021, quando l’Antimafia potentina aveva disvelato il presunto reimpiego di fondi illeciti provenienti dall’attività di spaccio dei fratelli Solimando, ritenuti vicini alla ‘ndrangheta, attraverso l’acquisto di ingenti prodotti ortofrutticoli successivamente etichettati e venduti come di propria produzione.

Secondo quanto emerso dalle indagini la famiglia De Pascalis, coadiuvata dalle maestranze ancora presenti all’interno dell’opificio e che hanno continuato a dar manforte all’attività dell’amministratore giudiziario, avrebbe messo in piedi un capillare sistema di distrazione di fondi e proventi dalla società sotto sequestro per indurla al fallimento e rendere vane le pretese dello Stato ai fini dell’eventuale confisca dei beni sequestrati e dirottarli verse aziende di nuova costituzione, intestate alla moglie di De Pascalis. Pratica che sarebbe avvenuta anche grazie ad alcuni venditori compiacenti operanti in tutta Italia con la sottrazione di rilevanti quantità di ricavi attraverso il pagamento di merce in nero. Indagine che ha fatto venire alla luce una falla nel sistema di sequestro preventivo delle aziende come evidenziato dal procuratore Curcio.

In carcere, oltre a Aldo De Pascalis, sono finiti la moglie Antonietta Rizzello e i figli Rossana e Leo. Ai domiciliari, invece, la responsabile amministrativa dell’azienda, Maria Magdalena Marsico, e tre venditori del settore ortofrutticolo, il pugliese Girolamo Dell’Olio, il laziale Patrizio D’Angiò e il piemontese Saverio Alessi. Obbligo di dimora a Scanzano, infine, per Donato Coviello, coinvolto nell’episodio di un furto di fragole dai terreni dell’azienda in amministrazione controllate. A far scattare gli approfondimenti della guardia di finanza coordinati dalla Dda di Potenza le segnalazioni giunte proprio dall’amministratore giudiziario