Sondaggi, segnalazione all’Agcom. “Da Rosa solo lezioni indecenti”

POTENZA- Non fanno sconti i consiglieri regionali 5 stelle sull’ormai noto sondaggio commissionato dal capo ufficio stampa della Regione, Massimo Calenda, ma del quale, seppure sia stato sbandierato per il “giudizio positivo” dei lucani alla giunta Bardi, ancora non è stata tirata fuori una sola tabella.

E di giorni ormai ne sono passati troppi. Lunedì, poi, a intervenire sulla questione è stato l’assessore Rosa, nelle nuove vesti di “difensore d’ufficio”, ma anche da lui non sono arrivate le uniche due risposte chieste: dov’è questo sondaggio e perché non viene pubblicato se a sbandierarlo è stata la stessa Regione? E ancora: perché si è proceduto a un affidamento diretto a una società il cui amministratore unico è un esponente nazionale di Idea, partito della maggioranza Bardi? Zero risposte, dicevamo.

E così ieri ad andare all’attacco sono stati i 5s Perrino, Leggieri e Carlucci per evidenziare come «oltre a dover fronteggiare la drammatica crisi sanitaria che si è presentata con il Covid19, i lucani hanno dovuto sorbirsi pillole di propaganda gentilmente dispensate dagli house organ del presidente Bardi». «L’apice – hanno evidenziato – è stato raggiunto con l’ormai famoso sondaggio di gradimento, secondo cui i lucani promuovono il lavoro svolto dalla giunta Bardi nel corso di queste settimane di emergenza. Tralasciando per un attimo le considerazioni sull’opportunità di pubblicare il sondaggio in queste ore così delicate, abbiamo voluto approfondire gli aspetti tecnico-amministrativi che hanno caratterizzato questa scelta».

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