Stellantis, mai così poche auto prodotte a Melfi. Il report della Fim Cisl

POTENZA – Il dato produttivo del 2024 rispetto all’anno precedente è fortemente negativo, sia in termini percentuali con un -63,5%, che in termini di volumi oltre 108mila unità in meno. Quello di Melfi è lo stabilimento che perde la maggiore quantità di auto in Italia. Solo 62.080 vetture prodotte a fronte delle 339.865 del 2018. E’ la fotografia scattata nel consueto report della Fim Cisl presentato a Roma dal segretario generale Ferdinando Uliano e dai segretari locali a partire dal lucano Gerardo Evangelista. Un report dettagliato che ha fatto il punto anche sugli stop: 154 giorni gestiti con il contratto d solidarietà, ogni giorno c’erano circa 1700 lavoratori a casa. Il venir meno di quote rilevanti di produzione ha avuto ripercussioni negative sull’occupazione, si passa dai 7.400 occupati del 2018 ai 5.080 di oggi.

Criticità affrontate con le incentivazioni all’uscita su base e volontaria che dal 2021 ha coinvolto quasi 2 mila lavoratori. La situazione di Melfi può dirsi nel pieno della transizione verso i 7 modelli nuovi di cui 4 elettrici e 3 ibridi, a marzo partirà la produzione della Ds8 elettrica, ma in questa fase di stallo si rende necessaria la stipula di un nuovo Contratto di Solidarietà che scade il 26 giugno prossimo. Anche per l’indotto la situazione è critica, anche se il responsabile Europa del gruppo Jean Philppe Imparato con il Piano presentato lo scorso 17 dicembre al Mimit ha garantito le commesse per quasi il 90% delle ditte. Ma la Fim Cisl sollecita ulteriori garanzie sugli ammortizzatori e sugli strumenti dell’area di crisi complessa. Infine mentre cresce l’attesa su una auspicata inversione di marcia dell’Europa relativamente alla dead line dell’endotermico, fissata la 2035, il 5 febbraio i sindacati italiani saranno a Bruxell