ANZI – L’area di lavoratori e famiglie che vivono nel “territorio intermedio” tra occupazione e sospensione dell’attività produttiva per gli effetti della pandemia è sempre più ampia.
Gli ammortizzatori sociali riguardano circa 11.000 beneficiari, con 5.497 domande per le modalità in deroga (dati Inps 15 giugno), autorizzate 4.907. Un contingente di persone che ha visto impoverirsi il reddito familiare con perdite oscillanti intorno a 400/700 € pro-mese; altrettanto per chi ha fruito di congedi parentali,con gravi conseguenze sulla capacità di reddito.

Sono queste le “fragilità sociali” di cui il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli ha parlato ad Anzi in un incontro con il ricercatore Michele Masulli dell’Istituto per la Competitività, moderato dal giornalista Edmondo Soave. Restano sempre in ombra e privi di tutela – secondo i dati del Centro Studi Uil – i lavoratori dipendenti , i lavoratori domestici non occupati il 23 febbraio. Una parziale copertura sociale investe i 20mila lavoratori lucani irregolari (800mila nel Mezzogiorno).Ancora ai margini del mercato del lavoro i richiedenti reddito di ultima istanza Rem con 2700 richieste. Insieme agli 8mila disoccupati in cerca di prima occupazione esclusi dal mercato del lavoro nei prossimi mesi (500mila al Sud). Il rischio di non farcela – ha sottolineato Tortorelli – è grande,anche a medio tempo. A pagarne il prezzo più alto è la popolazione in età da lavoro.
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di Arturo Giglio