Vertenza CallMat, licenziamenti ritirati

POTENZA- Il ritiro da parte di CallMat della procedura di licenziamento di 252 lavoratori del callcenter materano, gli impegni della committente Tim a garantire volumi di commesse fino a marzo prossimo in grado di utilizzare l’80% dell’attuale organico, quelli della Regione ad attivare interventi di digitalizzazione per il ricollocamento dei lavoratori. Sono le conclusioni a cui è giunto il tavolo al Mimit sulla vertenza CallMat al quale hanno partecipato l’assessore regionale Cupparo, il direttore generale Bernardo, il ministro Urso, i consiglieri regionali Napoli e Cifarelli, i segretari sindacali di Mega, Cavallo, Tortorelli e Giordano. Si profila per i lavoratori un periodo di 9 mesi di cassa integrazione (fino a settembre). Per la Tim lo sforzo di tre mesi di commesse, con volume di 300 mila chiamate mensili di front end è condizionato a quello della Regione a portare avanti il progetto di digitalizzazione della pubblica amministrazione in cui possano confluire i lavoratori.

Da parte sua l’assessore Cupparo ha ribadito la volontà di individuare ogni soluzione utile a partire dagli ammortizzatori sociali. Il programma di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione – ha detto  Cupparo– richiede il coinvolgimento dell’intero consiglio regionale. Inoltre l’esponente della giunta Bardi ha chiesto uno specifico impegno finanziario del Governo in aggiunta a quello che assicurerà la Regione. Da parte del Mimit è emersa la disponibilità a monitorare gli impegni da assumere già con un incontro per il prossimo febbraio.